7 Recuperi creativi delle Lenticchie
17 gennaio 2015 | Posted in 7 giorni in tavola, Menù completi
Alzi la mano chi ha ancora nel freezer un fiume di lenticchie già cotte ed avanzate dai cenoni! Ok, non posso vedervi sventolare tutte due le braccia per aria ma posso supporlo. Che poi, non capisco perché le povere lenticchie siano sempre il legume di serie B, che vive il proprio unico momento di gloria dell’anno esclusivamente dal 24 dicembre al 6 gennaio. Comunque sia, che vogliate soltanto recuperare gli avanzi o che facciate parte di quel manipolo di ardimentosi che le cucina anche in altri periodi dell’anno vi propongo 7 versioni per preparare le lenticchie (le mie erano al sugo, molto concentrato ed “asciutto”, appena appena piccantino). Ho cercato di spaziare da piatti vegetariani a primi, secondi di carne e di pesce ed ho approfittato per recuperare altri rimasugli del frigo, quindi spero che tra le varie troviate almeno un’ideuzza che vi sconfinferi….
PS: Ringraziate il KitchenDaddy per essersi sottoposto a tutte e 7 gli esperimenti, ormai guarda con sospetto/rassegnazione tutti i piatti che porto in tavola perché teme che presto si ritroverà le lenticchie anche nel caffellatte (due sere fa ha iniziato a perfino citare la Bibbia, nello specifico Esaù che vende la primogenitura a Giacobbe per un piatto di lenticchie, non vado oltre….).
- Passato del passato
- Polpettine vegetariane
- Spaghetti integrali al tonno e lenticchie
- Mazzancolle flambé su letto di crema di lenticchie
- Tronchetti veg ripieni di verdure e coucous
- Terrina di patate e mortadella al forno
- Gnocchi di pane e lenticchie conditi con spinaci (ricetta vegetariana)
1. Passato del passato
Ovvero il passato di verdura fatto con i contorni dei giorni scorsi… non che questo sia un colpo di genio, anzi è così banale da imbarazzarmi, ma il sapore era buono, molto rustico: tutto quello che ho fatto è stato portare a bollore un po’ d’acqua in cui ho versato due cucchiai rimasti dalla terrina del purè, un pugno di verdura cotta (coste e catalogne), carote sedano e cipolle del lesso e un mestolo di lenticchie. Poiché tutte le verdure erano già salate non ho dovuto aggiungere né sale né dado e visto che erano già cotte non appena si sono amalgamate sono passata subito al mixer ad immersione, ho frullato tutto, ho aggiunto un cucchiaio di panna fresca (opzionale, ma avevo avanzato anche quella) e ho rimesso sul fuoco, ho aggiunto un po’ di kamut, giusto i pochi grammi rimasti nel pacchetto e ho terminato la cottura. Un giro d’olio, una spolverata di grana e via, passiamo velocemente alla prossima.
2. Polpettine vegetariane
Questa è sfiziosa (e semplicissima)! Ciotola: un uovo, 3 cucchiaiate di lenticchie, abbondante parmigiano, un ciuffo di prezzemolo tritato, un cucchiaio di farina (più o meno, deve essere quel tanto che basta per addensare il composto ma non troppo). Mescolo tutto, poi con il cucchiaio doso la grandezza delle polpette, le lavoro con le mani e le passo nel pangrattato (io avevo il preparato alla curcuma che avevo usato per la pescatrice, ma va bene, anzi meglio, il pane vecchio riciclato per l’uso). E poi flop! giù nell’olio bollente fino a doratura avvenuta. Una volta passate con la schiumarola dall’olio alla carta assorbente è sufficiente salare le polpettine poco poco e gustarle calde.
3. Spaghetti integrali al tonno e lenticchie
Il connubio pesce/legumi è un grande classico, perciò ho utilizzato lenticchie come per un sughetto con cui condire degli spaghetti integrali: ho soffritto dello scalogno, ho aggiunto del tonno sottolio sgocciolato, qualche cucchiaio di lenticchie e uno spruzzo di concentrato di pomodoro. Ho lessato gli spaghetti a 3/4 cottura e li ho passati nella padella del condimento con il servisapghetti, in modo da conservare l’acqua di cottura che ho utilizzato in parte e a poco a poco per concludere la cottura “risottando” la pietanza. Al termine un po’ di basilico e un giretto d’olio evo. Ricordo che le mie lenticchie erano insaporite con un po’ di peperoncino, quindi il gusto è risultato ancora più deciso.
4. Mazzancolle flambé su letto di crema di lenticchie
Proseguendo l’abbinamento mare/terra vi propongo questa ricettina raffinata, d’effetto e semplice. In realtà ho semplicemente rivisitato un piatto molto classico, ovvero i gamberi fiammeggiati al brandy su letto di vellutata di ceci utilizzando quello che avevo in casa, ovvero, oltre alle famigerate lenticchie, lo scotch al posto del liquore classico. Ho pulito i gamberoni conservando solo la coda e ho avvolto ognuno in una fetta di pancetta, li ho posti su una padella antiaderente molto calda, senza condimenti, un minuto di cottura per lato, poi ho versato un fondo di bicchiere di scotch e ho fiammeggiato (non spaventatevi!! la fiamma del flambé sembra terribilmente incontrollabile ma non lo è, se vi sembra troppo intensa alla peggio spostate la padella dal fuoco… esattamente come ho fatto io quando mi sono accorta che la fiamma lambiva un decoro natalizio che tenevo appeso alla cappa della cucina… ma si può essere più scemi di me!? – Rispondere è opzionale!!). Ho posto in un pentolino un mestolo di lenticchie, un fondo di bottiglia di panna fresca (sì ne avevo ancora un po’, nonostante il passato di verdura di cui sopra) e ho frullato tutto col minipimer, ho scaldato sul fuoco basso per far rapprendere la crema e ho incorporato un giro d’olio. Ho disposto la crema a specchio sul fondo dei piatti e ho adagiato sopra i gamberi fiammeggiati ancora caldi.
5. Tronchetti veg ripieni di verdure e coucous
Oltre alle lenticchie avevo una melanzana lunga che cominciava a guardarmi storto, quindi ho provveduto a utilizzare anche quella. L’ho tagliata in 4 e ho scavato ogni tronchetto con l’aiuto dello scavino. Ho saltato velocemente l’interno della melanzana a pezzetti in padella con mezzo spicchio d’aglio che ho poi eliminato e ho aggiunto un po’ di lenticchie. Nel frattempo ho preparato un pungo di couscous seguendo le istruzioni sulla confezione (unica differenza non ho usato burro ma solo olio). una volta gonfiato ho mescolato le verdure al cous cous, ho aggiunto del prezzemolo ed un pizzico di spezie che mi è stato portato direttamente dal Marocco dalla mia amica Ali. Per infornare i tronchetti mi serviva un contenitore alto e stretto che li facesse stare in piedi, la scelta è caduta su una cosa insolita, ovvero delle coppette di porcellana per il gelato, li ho oliati e ho posto un tronchetto in ogni coppa, che ho poi riempito di cous cous e verdura. Ho spolverato un soffio di panfrattato su ognuna e ho infornato per 25 minuti a 170°. Secondo me vengono bene anche i peperoni ripieni fatti alla stessa maniera.
6. Terrina di patate e mortadella al forno
Uno stampo da plumcake foderato di patate affettate sottilissime con la mandolina, oliate, pepate e salate e riempito a strati come segue: patate, qualche cucchiaiata di lenticchie, scamorza a fettine, mortadella tagliata grossa e ridotta a pezzetti e poi, al contrario, ancora scamorza, lenticchie e patate. Tutto al forno ben caldo fino a che lo strato di patate sarà molto croccante. Consigliuccio: lasciate riposare la terrina per qualche ora, sarà più compatta e facile da tagliare.
7. Gnocchi di pane e lenticchie conditi con spinaci (ricetta vegetariana)
Anche questo è un super-riciclone, ho “salvato” anche il pane secco accumulato nei giorni oltre alle lenticchie, inoltre ho sfruttato anche della verza che dovevo ancora cucinare. Ho optato per un ricetta di gnocchi senza uova, ammollando 1 panino e mezzo di pane integrale spezzettato nel latte caldo a cui ho aggiunto tre cucchiaiate di lenticchie, del parmigiano grattugiato, sale (poco visto che i legumi erano cotti e quindi già salati) e farina quanto basta per creare un composto lavorabile. Ho formato i classici vermotti di pasta da cui ricavare gli gnocchi con il coltello. Ho fatto riposare per un’ora gli gnocchi in frigo, quel tempo mi è servito per stufare della verza affettata sottilmente con un po’ di cipolla rossa. Ho cotto gli gnocchi in acqua leggermente salata (per un maggior gusto ho usato l’acqua di cottura dei fagiolini che avevo lessato la sera prima, non si butta proprio niente!!) e dopo circa tre minuti li ho passati nella padella della verza ormai pronta per una veloce spadellata. Un filo d’olio e una “julienne” di formaggio stagionato – nel mio caso avevo del vezzena – e… a tavola!!
Bene, direi che sul fronte lenticchie ho dato!!! A furia di scriverne e di cucinarne ormai le vedo ovunque!!!!
That’s ALL folks!