Pasqua 2015: Centrotavola… a scomparsa!
22 marzo 2015 | Posted in Antipasti, Un tocco in più…
Inizio a scrivere con le orecchie da coniglietto pasquale un pochettino basse: le belle giornate dei giorni scorsi mi avevano illuso e mi ero già abituata ad un delizioso teporino primaverile, ideale per aprire il “capitolo” Pasqua… e invece l’eclisse di venerdì è stata semi eclissata dalla foschia, sabato è stato freddo e bigio e questa domenica non è partita proprio all’insegna del sole da gita fuori porta (oltretutto è una fastidiosa domenica “ecologica” a piedi, senz’auto, abbastanza assurda visto che chi ha in mano il biglietto per la mostra in centro storico può circolare comunque, a differenza di chi vuole andare a trovare i parenti in ospedale che invece è in zona interdetta). Ok, OMMMMMMMMM, facciamo finta di nulla e proseguiamo imperterriti per la nostra strada pasqualizia, partendo dall’antispasto, anzi no, dal centro tavola… ehm…
Oggi infatti vi propongo due centritavola perfetti per ornare la tavola di Pasqua che però hanno una caratteristica particolare: tendono a sparire prima ancora che arrivi in tavola il risotto. Questo fenomeno avviene per un motivo molto semplice: perché si mangiano! Quindi direi che da un lato si potrebbero considerare delle guarnizioni che piaceranno, come si suol dire “a grandi e piccini” (che cliché, vabbeh sorvoliamo), dall’altro sono un vero e proprio antipasto all’insegna della tradizione (in particolare da veneta non posso esimermi dal fare “ovi e sparasi” – uova e asparagi – in primavera!). Gli ingredienti e gli strumenti per realizzarli sono di facilissima reperibilità e ci vuole solo un po’ di pazienza.
L’allegra fattoria
L’idea di base è di ricreare un’atmosfera campagnola e naturale, con covoni di grano, pulcini e funghetti. Per farlo utilizzeremo:
- Un piatto rotondo: va bene un piatto piano oppure un piatto di portata di buone dimensioni se avete tanti commensali e volete ricavarne una versione più grande. Un’altra idea può essere di creare tanti piccoli piatti per ognuno degli invitati, da disporre per tutta la tavola, in questo caso potreste utilizzare dei piattini da frutta
- un pennellino
- un coltellino
- uno scavino
- uova sode sgusciate
- asparagi lessati
- una manciata di insalatina novella
- steli di erba cipollina
- pomodori ciliegini
- un po’ di prosciutto cotto (serve per creare una farcitura per le uova, se avete un menù di pesce potete sostituire il salume con del tonno in scatola oppure potete utilizzare del formaggio fresco come il caprino per un’alternativa vegetariana)
- prezzemolo e timo
- olive nere
- peperoni sottaceto gialli (o anche un pezzetto di peperone giallo crudo)
- un cucchiaio di panna acida, yogurt bianco o maionese
- una ciotolina di vinaigrette.
Iniziamo dalla base, un bel praticello di insalatina che ricopra l’intero fondo del piatto.
Realizziamo poi dei covoni di grano: appoggiate sul piano di lavoro un lungo stelo di erba cipollina e a metà lunghezza poniamo di traverso 5 asparagi lessi, disposti a piramide, ovvero: tre in basso, sui quali vanno adagiati altri due e l’ultimo sulla sommità. Quindi con molta delicatezza legate con un nodo l’erba cipollina attorno agli asparagi. Una volta realizzati tanti covoni almeno tanti quanti sono i commensali trasportateli sul piatto e disponeteli in modo volutamente “disordinato”, magari sovrapponendoli leggermente tra di loro, come se fossero stati distrattamente “lanciati” da un contadino sul nostro parto. Facendo attenzione a non rompere niente potete anche lavorare un po’ i covoni, allargando gli spazi tra le punte.
Passiamo a creare dei pulcini: con il coltellino incidete un uovo sodo a un terzo dell’altezza con un motivo a zig zag, possibilmente irregolare che giri per tutto il diametro dell’uovo, pian pianino andate sempre più in profondità fino a che riuscirete a togliere la parte superiore dell’uovo. A questo punto nella parte inferiore dovrebbe fare capolino il tuorlo, che pian pianto estrarrete con lo scavino.
Procedete così con metà delle uova a disposizione. Con l’aiuto di un frullatore amalgamate i tuorli con un pizzico di sale, prezzemolo, timo e prosciutto. Se il composto dovesse essere troppo secco aggiungete una lacrima di olio a questo punto potete riempire nuovamente gli albumi aiutandovi con una sac-à-poche, una siringa o un semplice cucchiaino, pressando per bene con l’eccedenza di farcitura fate una piccola pallina e appoggiandola in cima premendo un pò, sarà la testa del pulcino. Create poi gli occhietti neri con dei pezzettini di oliva e il becco con il peperone e disponeteli al loro posto, infine rimettete il cappello da Calimero ai nostri pulcini, ovvero la parte superiore dell’uovo precedentemente rimossa. Disponete anche i pulicini sul piatto (io preferisco appoggiarli ai covoni perché stiano dritti con facilità.
Ultimo tocco, i funghetti velenosi: le nostre finte amanite si preparano sempre con le uova sode, in questo caso per farle stare dritte da sole è sufficiente tagliare una piccola fettina sia dalla testa che dal fondo. Condite con sale e pepe sopra e sotto e mette le uova in piedi nel “prato”. Tagliate a metà i pomodorini ed utilizzateli come cappello del fungo, puntinandoli di bianco con l’aiuto di un pennellino e di poca panna acida o maionese.
Pio-pio, pronto!
Quel mazzolin di salame
Questo lavoretto credevo sarebbe stato una passeggiata e invece devo dire che non è stato facile per niente!! C’è da dire che non ho questa manualità ultra-fine e soprattutto che la pazienza non è una mia virtù, anyway alla fine ce l’ho fatta a realizzare un vasetto di roselline con:
- fette di spianata calabra
- grissini di buon spessore, meglio se salati in superficie (i grani di sale daranno l’idea delle spine)
- foglie di basilico fresco e steli di erba cipollina
- un bicchiere da bibita di cristallo lungo e stretto
E’ semplicemente una variante più coreografica dei cari vecchi grissini con il salume arrotolato sulla sommità. Lo scopo è però quello di legare strettamente la base di quella che sarà la corolla del fiore, legandola con l’erba cipollina (mannaggia quanti steli mi si sono spezzati nel tentativo) e al contempo di tenere morbide e ripiegate verso l’esterno le estremità delle fette di spianata che si troveranno ad essere più in alto formando i petali. Per creare un bell’effetto ci vorranno 3/4 fette di spianata per ogni grissino, lavorate delicatamente con le mani e sopprimendo il desiderio recondito di lanciare tutto fuori dalla finestra!!!
Una volta realizzate le roselline sarà sufficiente infilarle nel bicchiere e inserire nel nostro improvvisato vasetto altri steli d’erba cipollina e foglie di basilico per arricchire di verde il bouquet.
That’s all folks!
2 commenti
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Ok non vedo l’ora di replicarlo 😀
Mi fa piacere!! Fammi sapere come ti viene!!! 🙂 🙂 🙂