La mia Carbonara

Qualche giorno fa era il #CarbonaraDay e tra Twitter e Instagram ho visto cascate di pasta preparate in tutti i modi… ha ragione un certo spot che passa ultimamente in televisione che dice che se si chiede a ogni persona come prepara la carbonara si riceveranno valanghe di risposte differenti. E ovviamente anch’io ho la mia che seguo fedelmente da anni, perfezionata via via, ormai rodatissima e per la quale impiego tre livelli di cottura diversi  per le uova… come ogni carbonara sono sicura che ci sarà chi dirà “orrore” e chi dirà “che forza, anch’io la faccio (quasi) così!”

Come sia sia ora vi do la mia versione, come al solito le dosi sono per 4 persone:

  1. 350 gr di spaghetti (in questi giorni ho gridato interiormente “orrore” quando ho visto piatti realizzati con penne, farfalle o rigatoni)
  2. 3 uova
  3. 120 gr di guanciale tagliato a sottili listarelle di circa 0,5 cm x 2 cm (confesso, spesso uso anche la pancetta perché a casa mia la facevano così quando ero piccola ma da quando sono passata al guanciale ho capito che non c’è paragone. E comunque la ricetta tradizionale prevede il guanciale).
  4. 50 gr di pecorino o di grana grattugiato (su questo aspetto non sono talebana, a volte il pecorino mi sembra un po’ troppo forte per i miei gusti e preferisco il grana, più delicato, oppure faccio metà e metà)
  5. sale e pepe (abbondante pepe), un filo d’olio a crudo se serve

Metto a friggere il guanciale nella padella arroventata, non aggiungo né olio né burro perché il guanciale è già estremamente grasso di suo. Quando è bello croccante prendo il primo uovo e lo rompo direttamente nella padella con un pizzico di sale, lo lascio rapprendere qualche secondo e poi lo rompo e con il forchettone di legno e lo strapazzo fino a ottenere la consistenza della frittata.

A questo punto butto gli spaghetti e li lesso molto al dente. Nel mentre rompo il secondo uovo in una ciotolina e lo sbatto con abbondante pepe e metà del formaggio grattugiato. Scolo gli spaghetti conservando un mestolo d’acqua di cottura. Spadello la pasta per qualche minuto con l’acqua di cottura e l’uovo sbattuto terminando la cottura. A fuoco spento aggiungo l’ultimo uovo anch’esso precedentemente sbattuto con un pizzico di sale e faccio una piccola mantecatura, quindi da ultimo incorporo l’altra metà del formaggio. Di solito non mi occorre nemmeno aggiungere olio a crudo perché la pasta di solito viene morbida, lo utilizzo solo se il condimento si fosse asciugato troppo.

That’s Carbonara Folks!

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