Fibers Jam
9 giugno 2018 | Posted in Bocconcini, Dessert e Dolci, Il frigo racconta...
Vi avevo già esposto la mia predilezione per le supercolazioni da week-end e per le centrifughe del sabato mattina. Vi rompo le scatole da svariati anni sull’impellente necessità di evitare qualsiasi spreco e due mesi fa vi avevo mostrato come recupero le fibre di scarto della centrifuga come farcitura per pancake (se non avete letto il post recuperate gente, recuperate!…vi lascio il link). Ora vi do un’altra ideuzza che mi ha consentito sia di recuperare le fibre di frutta sia di risparmiare su un altro prodotto per la prima colazione: la marmellata! E vi dico una cosa: da quando ho iniziato a farmela in casa mi chiedo CONTINUAMENTE cosa ci mettono nelle marmellate del super, anche nelle migliori, nelle più costose, anche in quelle bio. Nessuna, vi garantisco nessuna è saporita e sa davvero di frutta come questa! Provateci, sul serio, fatelo. Non tornerete più indietro. Oltretutto è facilissimo (talmente facile che non sono stata io l’unica ad avere l’idea, ho scoperto solo dopo che Internet è pieno di blogger che ci sono arrivati prima di me, mannaggia).
Di solito per due bicchieroni di centrifuga ricavo 250 gr di scarto di frutta. L’ultima volta che ho fatto la marmellata avevo veramente le fibre di tutti i tipi di frutta che Dio ha messo in terra: banane, ciliegie, carote, arance e chi più ne ha più né metta. Non è niente male il miscuglio indistinto ma il top per me è il seguente: un cestino di fragole, quattro pesche e due arance.
Per fare la marmellata bisogna aggiungere solo zucchero (la metà rispetto al quantitativo di frutta, quindi 125 gr) e un additivo gelificante alla pectina (10 gr scarsi).
Mi accerto di aver eliminato ogni semino dalla frutta. Mescolo fibre, zucchero e pectina in un pentolino e faccio sobbollire a fiamma molto dolce mescolando spesso fino a raggiungere il grado di densità desiderato (anzi, un po’ meno, raffreddando il composto si compatta ancora di più). Io amo anche mettere un pezzetto di zenzero fresco che elimino a fine cottura e aggiungo una spruzzata di succo di limone alla fine. L’addensante che utilizzo di solito, il Fruttincasa della S.Martino, promette la confettura pronta in 5 minuti. Non so se sia perché loro si riferiscono a frutta fresca e non alla materia prima che utilizzo io ma per me è un tempo assolutamente insufficiente, di solito io vado avanti a mescolare almeno.15/20 minuti.
Di solito consumo la marmellata (o meglio il Lungo Capo se la slurpa) nei giorni immediatamente successivi, quindi non ho bisogno di metterla sottovuoto, ma qualora voi aveste quantità di frutta maggiori o voleste fare scorta vi ricordo l’importanza di seguire le linee guida del Ministero della Salute per sigillare perfettamente e senza rischi i vostri vasetti.
Bene, è ora di colazione, è tempo di spalmare,
That’s all folks!