50 sfumature di rosso (E. L. James non c’entra!!) per un primo (semi) vegetariano
24 gennaio 2015 | Posted in Piccole Chicche, Primi piatti
La cosa che mi inquieta del detto che l'”Epifania tutte le Feste si porta via”… è che è una grande, sonora BALLA!! Infatti il 7 Gennaio segna l’inizio ufficiale del Carnevale e via di crostoli e frittelle (personalmente preferisco i primi) fino all’inizio di Quaresima (e sì! quello è il giorno che si porta davvero via Feste e relative ghiottonerie).
Per questo Carnevale stavo pensando a qualcosa di alternativo da proporvi rispetto ai classici del periodo, anche perché ci saranno 10000000 blogger in grado di indottrinarvi in materia molto meglio di me e meditavo invece di fare un mini viaggetto nei COLORI, perché i colori SONO il Carnevale: maschere, coriandoli, spirali di carta e festoni…arcobaleni ipersaturi quasi violenti, quasi importuni, completamente kitsch e tanto tanto allegri. Partendo da questa ispirazione ho ipotizzato/ideato qualche ricettina ad alto tasso cromatico…
Partiamo quindi dal Rosso e i suoi fratelli, ovvero l’arancione , il fucsia, il bordeaux ecc. ecc. (da qui il titolo del post, 50 sfumature di Rosso), riuniti in un primo piatto che fonde, oltre a varie declinazioni di colore, anche una varietà di cotture, consistenze, sapori. E’ un piatto che mi ha dato davvero tanta TANTA soddisfazione, come dico spesso io amo mixare i sapori a contrasto! (Uhm noto di aver ecceduto in parole maiuscole e parentesi. Umberto Eco credo mi vorrebbe male. Cercherò di limitare almeno i puntini di sospensione… OPS!)
Iniziamo ovviamente dagli ingredienti per 4 persone:
- 350 gr di pasta grossa ( io ho usato delle maxi penne ricevute in un pacco gastronomico…quindi pasta grossa grossa)
- mezzo bicchiere, anche abbondante, di vino rosso, nel mio caso Cabernet, potreste tranquillamente usare altro, per esempio un Sangiovese
- un bicchiere circa di brodo caldo
- una fettona di zucca (200 gr?!)
- mezzo peperoncino fresco
- un cespo di radicchio di Treviso
- 200 ml di panna fresca
- 3 cucchiai di farina
- 30 gr di burro
- qualche fetta di speck (facoltativa!! secondo me l’affumicato equilibra ancor di più il gusto del piatto, ma viene buono anche se siete vegetariani!!!)
- sale/pepe/prezzemolo/olio evo chiaramente q.b.
Lesso in acqua bollente salata la zucca a pezzetti, la scolo, la rimetto nel pentolino e la passo al mixer con il peperoncino e la panna. Tengo la crema così ottenuta in caldo.
Preparo una riduzione di vino rosso nel seguente modo: a fuoco basso sciolgo il burro in una padella, aggiungo della farina setacciata, mescolo bene, verso il vino, mescolomescolo, faccio evaporare l’alcool e aggiungo il brodo e… mescolomescolomescolo fino a quando la salsa comincia ad addensare.
Butto la pasta e la porto a mezza cottura, quindi mi aiuto con la schiumarola e passo le maxi penne nella padella della riduzione al vino nella quale termino la cottura risottando la pasta fino al completo assorbimento della salsa(occhio che con la pasta di dimensioni importanti bisogna mescolare pianino e dal basso verso l’alto per non spappolarla). Se la pasta è ancora crudina aggiungete un po’ per volta dell’acqua calda per non far bruciar tutto. Durante la cottura le penne acquisiranno sempre più un colore rosso mattone.
Nel mentre (mica volevate riposarvi nel mentre, no?!) spadello velocemente il radicchio tagliato a pezzettini ed eventualmente lo speck a listerelle con un goccio d’olio, poco sale, una macinata di pepe e un po’ di prezzemolo.
Compongo infine i piatti spargendo una base di crema piccante alla zucca, versando la pasta rossa e completando con il radicchio e lo speck.
Ringrazio per l’ispirazione lo Chef Lorenzo Boni che seguo su Instagram e che tempo fa aveva proposto dei fantastici rigatoni cotti nel vino… da quando ho visto questa foto non ho fatto che rimuginare su come fare una versione sul genere. Grazie!!
That’s all folks!!
P.S. la bambola, in realtà, è un (bellissimo!) guanto da forno…
1 commento
Devi eseguire il login per inserire un commento.
[…] Primo: Maxi Penne “50 sfumature di rosso” […]