7 Ghiotte Melanzane
3 settembre 2017 | Posted in 7 giorni in tavola, Menù completi
Quella vecchia volpe di Oscar Wilde diceva “Attento a quel che desideri, potrebbe avverarsi” e non poteva non avere ragione (del resto diceva anche che si può resistere a tutto fuorché alle tentazioni!): a fine Luglio di quest anno avevo avuto il pensiero fugace che in tutta l’estate avevo mangiato pochissime melanzane e che mi sarebbe piaciuto consumarne di più. Ecco, non ho fatto a tempo a comprarne una sola che un mio collega mi ha proposto di portarne un po’ dal suo orto… credevo si parlasse di giusto due o tre panciute signore violacee ma la situazione è un po’ sfuggita di mano e ogni 3 giorni mi sono arrivati cinque melanzanoni extralarge. Sottolineo che a Vicenza mangio al massimo 3 o 4 sere a settimana e siamo solo io e il Kitchendaddy, in ufficio mi porto il pranzo da casa al massimo 2 volte su 5 e il week end sono dal Lungo Capo che ovviamente non mangia le melanzane (sgrunt!).
Quindi, nonostante alcune le abbia surgelate dopo averle spadellate mi sono ritrovata lo stesso con quintali di verdura uguale e da cui ero determinata a non farmi sfiancare e nauseare… pertanto ecco 7 modi differenti in cui ho portato in tavola le famigerate melanzane:
- Caponata con le acciughe
- Cocottine cotto e mozzarella
- Crostata di verdure
- Hummus di ceci e melanzane
- Melanzane ripiene
- Parmigiana classica
- Sandwich di melanzane
Caponata con le acciughe
La caponata l’ho già fatta tante volte e l’ho anche proposta qui sul blog, vi lascio qui il link con la ricetta completa e spiegata per bene… anche se mi imbarazzano le foto che accompagnano l’articolo, a mia discolpa posso dire che quando ho aperto il sito non mi rendevo conto di quanto fossi pessima come fotografa (non che adesso sia diventata Oliviero Toscani). La caponata in realtà è semplice, ma è un po’ una rottura di scatole perché comprende diversi tipi di cottura: melanzane fritte a dadini, sedano mondato, tagliato a tocchetti e scottato in acqua bollente e cipolle a fette non sottilissime soffritte insieme alle olive. Dopo aver proceduto in tal modo tutti gli ingredienti vanno riuniti in padella, cotti in agrodolce con zucchero, aceto ed acqua e infine arricchiti con pomodoro, cacao e granella di nocciole tostate. Rispetto a questa versione classica del precedente post questa volta ho optato per alcune sostituzioni: niente cacao, nocciole e salsa di pomodoro, al loro posto ho optato per una manciata di acciughe da sciogliere contestualmente all’aceto e pomodori freschi scottati (occhio al sale, essendoci le acciughe va ridotto!). Decisamente più estivo e altrettanto gustoso.
Cocottine cotto e mozzarella
Ho fatto due volte questo piatto, la prima ho grigliato le melanzane affettate sottilmente e le ho condite con olio, pepe e sale, la seconda le ho fritte. Le ho fatte raffreddare, quindi ho preso delle cocottine monoporzione, le ho unte d’olio e ho disposto degli strati di melanzana, prosciutto cotto e mozzarella. Ho concluso con uno di pomodori tagliati in quarti e prezzemolo tritato, quindi ho infornato per altri 15 minuti. Comode e molto graziose da portare in tavola.
Crostata di verdure
Taglio una melanzana e due zucchine a cubetti di due o tre centimetri di lato e affetto un cipollotto. Riscaldo dell’olio in una larga padella antiaderente e spadello le verdure salandole immediatamente. Quando le verdure si sono ammorbidite spengo il fuoco e lascio raffreddare. Incorporo la dadolata a 250 gr di ricotta, ad un uovo intero e ad un paio di cucchiai colmi di farina. Aggiusto di pepe e se necessario di sale.
Prendo un disco di pasta brisée (di solito me la faccio da me, trovate qui la ricetta, ma potete usare anche quella confezionata o la sfoglia pronta), la pongo in una tortiera a bordi alti e bucherello il fondo con i rebbi della forchetta. Verso il composto di ricotta e verdure quindi dispongo delle fette sottili di pomodoro sulla superficie come a formare un fiore, infine cospargo delle listarelle di parmigiano. Ripiego i bordi della pasta su sé stessa, la spennello con poco latte ed inforno a 170° per 45 minuti. Saporita e adatta anche come piatto take away.
Hummus di ceci e melanzane
Amo gli hummus di ceci, vedo che sono molto di moda tra le foodblogger (quelle serie), soprattutto quelle vegetariane e vegane. Per me più che una tendenza all’epoca sono state una vera scoperta perché come oramai sapete sono sempre alla ricerca di legumi che non conosco e di modi alternativi per cucinarli visto che normalmente non li mangio perché non mi piacciono. Questo hummus è semplicissimo da fare e ha sapori particolarmente esotici grazie alle spezie.
Taglio una grossa melanzana (o due di piccole) a dadini e la faccio cuocere in padella con un filo d’olio. Salo la verdura e aggiungo un po’ d’acqua per una cottura più leggera (la melanzana tende a bruciare e ad assorbire l’olio). Porto avanti la cottura più del dovuto rispetto a una comune melanzana al funghetto, arrivo ad ammorbidirle molto. Prendo un barattolo di ceci precotti, scolo e sciacquo bene. Inserisco nel bicchiere del mixer i ceci, metà delle melanzane, un filo d’olio a crudo, parecchia curcuma e una punta di cucchiaino di cumino, frullo e pongo in una ciotola. Mescolo il composto con le restanti melanzane e un cucchiaio di semi di chia. Cospargo infine un altro cucchiaio di semi sulla superficie dell’hummus e servo. Lo mangio da solo in accompagnamento a delle altre verdure o spalmato sul pane, è speziato e versatile.
Melanzane ripiene
Anche di questo piatto ne avevo già fatto una versione (vegetariana, qui il link), stavolta ho fatto le melanzane ripiene di tastasale (sostituibile con altre preparazioni di carne di maiale a pasta morbida o meglio trita, dal pastin veneto alla salsiccia siciliana al finocchietto). Ho tagliato le melanzane a metà, ho inciso la polpa per facilitare il successivo svuotamento, hho condito la supericie con olio sale, ho appoggiato le mezze melanzane in una pirofila sul cui fondo ho versato poca acqua per evitare che si bruciassero o seccassero e ho infornato a 200° per un’ora. Ho scavato la polpa e l’ho tagliata a tocchetti. Ho realizzato un composto morbido con la polpa delle melanzane patate lesse schiacciate, tastasale, sale, pepe e spezie. Ho salato leggermente il fondo delle melanzane svuotate, quindi le ho imbottite col composto, ho pressato bene e ho cosparso la superficie con pan grattato, quindi ho infornato di nuovo sotto il grill fino ad ottenere una crosticina dorata. Facile e soddisfacente.
Parmigiana classica
Eh beh, era ovvio! Non si può parlare di melanzane e non pensare subito ad uno dei miei piatti preferiti!! E pensare che per un certo periodo della mia vita l’avevo completamente esclusa… non so se vi è mai capitato di sentirvi male per cause non legate al cibo subito dopo aver mangiato qualcosa. A me è successo proprio con la parmigiana, una sera l’ho mangiata e il giorno dopo avevo problemi di ogni tipo, compreso mal di stomaco… in realtà avevo il morbillo (alla tenera età di 23 anni, non ve lo auguro di averlo da adulti) e la parmigiana non c’entrava ma mi ci è voluto più di un anno per riavvicinarmici. Ora direi che il problema è più che superato, anzi solo a parlarne mi viene fame! E’ una delle prime ricette elaborate che ho mai imparato a fare e sono assolutamente contraria alle alternative light (se si vuole farla bisogna farla bene e cicciosa). Ho sempre seguito il ricettario, un must anni ’80, di Lisa Biondi:
Prendo due melanzane e le affetto sottilmente nel senso della lunghezza. Le immergo in acqua e sale perché non scuriscano, quindi le scolo, le avvolgo in un telo pulito e ci pongo sopra un peso per farle asciugare per un po’. Friggo le melanzane in olio profondo poche fette per volta e le asciugo su carta assorbente. Allo stesso tempo metto a scolare 200 gr di mozzarella tagliata a pezzettini molto piccoli. Preparo il sugo: in una larga casseruola scaldo un filo d’olio e soffriggo la cipolla tritata, quindi unisco un barattolo di salsa di pomodoro e regolo di sale e faccio cuocere fino a renderla concentrata. faccio raffreddare un po’ e unisco foglie di basilico basilico spezzettate a mano (io tendo ad abbondare). Ungo una pirofila poi procedo a strati con fette di melanzane, sugo, mozzarella e parmigiano grattugiato o a listarelle fino ad esaurimento degli ingredienti.
Inforno a 200° per 40 minuti. Non servo la parmigiana immediatamente, la faccio riposare. E il giorno dopo per motivi che mi sfuggono è ancora più buona. Il piatto unico per eccellenza.
Sandwich di melanzane
Ho tagliato le melanzane a fette di circa un centimetro di spessore, le ho immerse in acqua fredda e sale, quindi le ho asciugate con carta assorbente, adagiate su carta da forno, irrorate con pochissimo olio e condite con il sale ed infornate per circa 30 minuti a 180°. Ho rivestito nuovamente la teglia con carta oleata, ho adagiato metà delle fette di melanzana, ho appoggiato su ogni fetta del prosciutto crudo, della scamorza e una foglia di salvia intera. Ho richiuso questa sorta di sandwich con un altra fetta di melanzana, quindi ho cosparso su ognuna abbondante pan grattato. In realtà non era proprio pan grattato, ho usato delle fette biscottate integrali sbriciolate in maniera un po’ grossolana, l’ho fatto per caso perché non avevo pagnotte rafferme in dispensa e non avevo altro, mi è piaciuto l’effetto rustico e la consistenza croccante. Ho infornato ancora per venti minuti. Idea salvacena super easy.
Bene, questo è quanto… e ho ancora 3 melanzane in frigo, aiutooooo!!! Spero di avervi dato qualche spunto interessante,
That’s all folks!