7 Pesciolini al Forno

Il modo più semplice, sano e leggero di mangiare il pesce è di schiaffare un trancio o un filetto nel forno con un po’ d’olio, sale, magari pepe e qualche erba aromatica… salmone, trota, spada, merluzzo o quel che preferite. Mezz’oretta a  170° gradi, due foglie di insalata o due patate lesse e tutti a tavola. Beh, che noia al quadrato!! Eppure non è difficile variare e mettere in tavola ogni volta nuovi sapori e nuovi colori senza sprecare tempo.

In questo post vi propongo 7 modi velocissimi per infornare con fantasia:  ogni piatto può essere realizzato con qualsiasi trancio o filetto desideriate (io ho usato salmone e trota nelle foto, ma spazio al gusto personale, usate ciò che volete!), opportunamente  diliscato e i tempi di cottura sono sempre gli stessi indicati sopra (170°x 30’). Le dosi sono per porzione singola.

  1. Cartoccio Profumato
  2. Alla ratatouille
  3. Sabbiato
  4. Sapori del Sud
  5. Semi di papavero e glassa
  6. Fish burger
  7. Torrette millefoglie

Bene, iniziamo!

Cartoccio Profumato

Prendo un foglio d’alluminio, ci appoggio sopra il pesce, lo salo leggermente in superfice. Preparo un insalata con un pomodoro fresco tagliato a pezzettoni  (o otto pomodorini tagliati a metà) e la condisco con olio, sale, pepe, una foglia di menta e tre di basilico spezzettate e del timo. Chiudo per bene il cartoccio e inforno. Quando a fine cottura aprirete il cartoccio sentirete che aroma!

pesce al cartoccio

Alla ratatouille

Taglio a cubetti molto piccoli un quarto di peperone giallo, un quarto di cipolla, mezzo pomodoro e una zucchina piccola (tengo la dadolata di zucchine e di pomodoro leggermente più  grossa perché cuociono più rapidamente). Li massaggio bene con un condimento di sale, olio, 5 o 6 gocce di tabasco e del prezzemolo tritato. Pongo il pesce salato poco in una teglia leggermente oleata e la ricopro con le verdure della ratatouille prima di infornare.

pesce al forno con ratatouille

Sabbiato

Semplicissimo, il più semplice di tutti: aggiusto il pesce di sale e di pepe e lo “infarino” molto bene con la farina della polenta taragna (se non la trovate va bene della comune farina di mais per polenta ma la taragna è spettacolare) e inforno in una teglia con qualche cucchiaio d’olio. A metà cottura giro il pesce in modo da creare una crosticina. La consistenza e anche il sapore sono davvero particolari.

pesce sabbiato

Sapori del Sud

Frullo un 5 o 6 capperi dissalati e 3 pomodorini secchi sottolio e spalmo la crema sul pesce, dispongo sopra 5 olive tagliate a metà e spezzetto del basilico. Inforno  nella solita teglia unta e una volta cotto il pesce aggiungo altro basilico fresco, origano ed un filo d’olio a crudo.

pesce profumi del sud

Semi di papavero e glassa

Salo il pesce con sale macinato molto grosso e ne ricopro interamente la sommità con abbondanti semi di papavero. Cucino come sempre al forno e impiatto accompagnando la pietanza con una “strisciata” di aceto balsamico. Semplicissimo e buono buono buono.

pesce ai semi di papavero

Fish burger

E’ una ricetta recuperina, perché quando l’ho fatta avevo avanzato un panino integrale ormai duro ed un po’ di patate lesse. Per questa preparazione bisogna frullare il pesce, quindi attenzione più che mai a pulirlo bene prima di procedere. Poi in una ciotola mescolo il pesce con mezza patata lessa schiacciata, mezzo scalogno tritato, il sale (nel mio caso poco perché le patate lesse erano già salate) ed un cucchiaino di aneto. Riduco il panino integrale a pangrattato, ne metto un cucchiaio nell’impasto e gli do la forma di una polpetta con le mani, quindi lo ripasso nel pangrattato, lo metto nella pirofila e schiaccio per appiattire.  Oltre alla cottura in forno posso farlo anche in padella, in entrambi i casi il burger ogni tanto va girato.

fish burger

Torrette millefoglie

Ricavo due dischetti dal trancio di pesce e li salo. Scotto in acqua bollente salata 150 gr di bieta, la ripasso con una punta di cucchiaio di burro, mezzo spicchio d’aglio che poi elimino e pochissimo pepe o peperoncino, a seconda delle voglie. Sempre aiutandomi col coppapasta dispongo la bieta nella teglia anch’essa imburrata, ci appoggio sopra il primo dischetto di pesce, proseguo con un po’ di cipolla di Tropea affettata sottile ma non a velo, poi posiziono il secondo dischetto e premo appena per  rendere la torretta più stabile. A cottura ultimata impiatto e pongo una piccola cucchiaiata di stracciatella di mozzarella per dare un tocco di freschezza… Visto che coppando il pesce si crea un certo spreco ho riutilizzato i ritagli per una ricetta di recupero che vi mostrerò nel prossimo post (non avrete mica creduto che buttassi qualcosa!?).

torrette millefoglie

 

 

Bene, non vi resta che l’imbarazzo della scelta,

That’s all folks!!

Ps. Non vi basta ancora? Tutte le mie ricette di pesce sono qui!

 

 

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